venerdì 9 aprile 2010

Affissioni abusive, pagano tutti


La campagna elettorale è finita da diversi giorni e il comune fa i conti con gli oneri economici della defissione dei manifesti della campagna elettorale abusiva. Soldi che non sono pochi quelli già spesi dallo stesso comune – e quindi dai contribuenti – durante la campagna elettorale per coprire i manifesti affissi abusivamente. Infatti, nonostante gli oltre 200 verbali da parte della polizia municipale l’illegalità nell’affissione ha regnato sovrana, specie da parte di alcune parti politiche. Ciò ha portato gli addetti della ditta che ha lavorato per il comune a coprire all’incirca 300 manifesti al giorno, numero raddoppiato e triplicato negli ultimi giorni di campagna elettorale. Copertura tra l’altro che ha avuto un costo per il comune che si è visto costretto a far stampare oltre 8 mila manifesti bianchi con la scritta “pubblicità elettorale abusiva” per un totale di spesa di poco al di sotto dei mille euro. Costo a cui va aggiunto il rimborso di oltre 2 mila euro alla ditta che si è occupata della defissione dei manifesti abusivi. Tutto ciò nonostante erano state esplicite le parole di alcuni dei candidati a sindaco durante uno dei confronti tra gli aspiranti primi cittadini, che interrogati in merito non esitarono a fare “mea culpa” o a impegnarsi nell’evitare questo tipo di affissione. Impegno venuto meno fin da subito e che ha visto la situazione degenerare come quando Mastromanno ha denunciato il collega De Meo perché con i suoi manifesti aveva coperto i propri spazi. Diverse le lamentele anche da parte della Paparello che in alcuni casi ha anche scritto al Commissario Nardone. Ora stando a quanto prescritto dalla legge la procura ratificando i verbali dovrà far pagare a coloro che nell’illegalità hanno affisso i manifesti, le spese della defissione. Cosa che però stando agli addetti ai lavori non è mai accaduta negli ultimi vent’anni. La speranza è che le lacrime amare che versa il bilancio comunale costringano chi è competente a richiedere che le spese vengano realmente affibbiate a coloro che hanno fatto affiggere i manifesti e non che vadano a gravare sui conti pubblici e quindi su tutti i cittadini.
Simone Nardone